Destinato al grande pubblico, questo lavoro pioneristico affronta il tema della neurodiversità andando oltre gli stereotipi più comuni, quali : "il 20% della popolazione è ipersensibile" o "le persone troppo intelligenti sono infelici". Attraverso l'attento esame di recenti studi scientifici, il lettore è invitato a riflettere in modo critico sulla questione della "differenza" e sui criteri che la definiscono, per uscire dalle rigide logiche binarie che spesso inficiano i dibattiti concernenti, in particolare, l'handicap, l'autismo, l'iperattività, il bipolarismo o la schizofrenia. In un'ottica di riconciliazione, la neurodiversità viene così affrontata in termini inclusivi con l'obiettivo di facilitare la comprensione delle specificità individuali, sia rispetto allo sviluppo psicosociale e cognitivo dei ragazzi in età scolare, sia nella comunicazione in ambito professionale.
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